Oltre alle vicine località balneari di Lignano e Bibione nel vicino Veneto, che offrono ai turisti spiagge, mare e confortevoli alberghi, la proposta turistica locale vanta una ricca zona vitivinicola con la possibilità di visitare le cantine e degustare l’ ottimo vino locale ( ….a l’è vin di latisane.. cita una notissima canzone friulana ) prodotto nella zona D.O.C. definita “ Grave del Friuli “, e un po’ nell’ entroterra, la possibilità di visitare una delle pochissime zone sempreverdi dove i fiumi nascono da risorgive, tra Codroipo, Sterpo, Rivignano e Palazzolo dello Stella ove si è insediata negli ultimi anni una attività altamente specializzata nell’ allevamento di pesci di fiume come trote e carpe .
Tra i prodotti tipici da non perdere, tutto ciò che deriva dalla macellazione di carni di maiale, salami, salsicce, musetti, sanguinacci, ossocolli, etc., ancora prodotti e realizzati da abili pur_itars locali ( norcini ) che ormai sono in via di estinzione, nonchè di frutta quali pere, albicocche, pesche, meloni ed angurie dei vari produttori locali che negli ultimi anni hanno cambiato la tradizionale produzione agricola di mais, grano o soia, specializzandosi in colture diversificate.
Una ultima leccornia stagionale, sono gli asparagi che sembrano aver naturalmente trovato il loro prezioso spazio per crescere, nelle zone sabbiose che costeggiano il fiume Tagliamento e che danno vita alla fine di aprile a Gorgo, una frazione del Comune di Latisana, circa sei km a nord di Aprilia, ad una sagra annuale tra le più attese della zona.
E’ indiscutibile che in una zona che produce tanto ben di Dio, sono presenti anche ottime trattorie e ristoranti che offrono, oltre ai prodotti della terra, anche quelli del mare Adriatico, che i pescatori della zona non fanno mai mancare.
Nella zona non sono presenti insediamenti industriali di sorta; le principali fonti di lavoro sono l’ agricoltura, il turismo, l’ artigianato ed il commercio e la manifestazione Settembre DOC di Latisana, offre a chiunque la possibilità di rendersi personalmente conto e tastare con mano tutta la variegata produzione agricola e manufatturiera della zona; così come la tradizionale sagra di S. Martino, l’11 novembre, da’ immancabilmente inizio al periodo autunnale.